Nuova Riveduta:

Esodo 6:9

Mosè parlò così ai figli d'Israele; ma essi non diedero ascolto a Mosè a causa dell'angoscia del loro spirito e della loro dura schiavitù.

C.E.I.:

Esodo 6:9

Mosè parlò così agli Israeliti, ma essi non ascoltarono Mosè, perché erano all'estremo della sopportazione per la dura schiavitù.

Nuova Diodati:

Esodo 6:9

Così parlò Mosè ai figli d'Israele; ma essi non diedero ascolto a Mosè, per l'angoscia di spirito e per la dura schiavitù.

Riveduta 2020:

Esodo 6:9

Mosè parlò in quel modo ai figli d'Israele; ma essi non diedero ascolto a Mosè, a causa dell'angoscia del loro spirito e della loro dura schiavitù.

La Parola è Vita:

Esodo 6:9

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Esodo 6:9

E Mosè parlò a quel modo ai figliuoli d'Israele; ma essi non dettero ascolto a Mosè, a motivo dell'angoscia dello spirito loro e della loro dura schiavitù.

Ricciotti:

Esodo 6:9

Mosè dunque ripetè tutto questo ai figli d'Israele, i quali però non si lasciaron persuadere, a causa dell'angoscia del loro animo, e dei lavori faticosissimi.

Tintori:

Esodo 6:9

E Mosè riferì ogni cosa ai figli d'Israele; ma essi non gli dettero ascolto a motivo dell'angoscia dello spirito e delle durissime fatiche.

Martini:

Esodo 6:9

E Mosè raccontò ogni cosa ai figliuoli d'Israele: i quali non si acquietarono a motivo dell'affanno del loro cuore, e delle fatiche gravissime.

Diodati:

Esodo 6:9

E Mosè parlò in quella stessa maniera a' figliuoli d'Israele; ma essi non porsero orecchio a Mosè, per l'angoscia dello spirito loro, e per la dura servitù.

Commentario abbreviato:

Esodo 6:9

Capitolo 6

Dio rinnova la sua promessa Es 6:1-9

Mosè e Aronne vengono di nuovo inviati a Faraone Es 6:10-13

I genitori di Mosè e di Aronne Es 6:14-30

Versetti 1-9

È più probabile che glorifichiamo meglio Dio ed utili agli uomini quando impariamo per esperienza di non potere fare niente da noi stessi e quando la nostra dipendenza intera e la nostra unica aspettativa viene da lui. Mosè attese quel che Dio voleva fare ma ora egli vedrà ciò che egli farà. Dio sarebbe stato ora conosciuto col suo nome Jehova, cioè, un Dio che fa quello che promette e porta a termine la sua opera. Dio voleva la loro felicità: "Vi prenderò come mio popolo, sarò vostro Dio e voi conoscerete che io sono il SIGNORE, il vostro Dio": più di così non possiamo né chiedere, né pretendere per essere felici. Egli voleva la sua gloria: "Saprete che sono il Signore." Queste parole buone e promettenti avrebbero dovuto rinfrancare gli Israeliti sofferenti e fargli dimenticare la loro miseria, ma essi erano così afflitti per le loro difficoltà che non badarono alle promesse di Dio. Andando dietro alla scontentezza e al cattivo umore, ci priviamo del conforto che potremmo avere sia dalla parola di Dio che dalla sua provvidenza e diventiamo sfiduciati.

Riferimenti incrociati:

Esodo 6:9

Eso 5:21; 14:12; Giob 21:4; Prov 14:19
Nu 21:4

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